Che cosa è l’ortottica?

È un ramo dell’oftalmologia e si occupa della valutazione dei deficit muscolari, innervazionali e sensoriali che colpiscono l’apparato visivo e della loro riabilitazione.

Chi è l’ortottista?

L’ortottista assistente in oftalmologia appartiene alla seconda classe delle professioni sanitarie della riabilitazione. Ha una formazione universitaria (laurea triennale di Medicina e Chirurgia).

I pazienti che si rivolgono a questa figura sanitaria sono sia bambini che adulti.

Valuta e tratta diverse patologie, tra le quali: strabismo (occhio storto); ambliopia (occhio pigro); i disturbi visuo-percettivi nella dislessia; astenopia (sindrome dell’affaticamento visivo) che può colpire i videoterminalisti; diplopia (visione doppia); disturbi legati alle posizioni anomale del capo ed altri relativi alla posturologia ed anche a malattie neurologiche; ipovisione.

Di sua competenza sono screening visivi in età infantile (dai tre anni).

Esegue, altresì, diagnostica strumentale, se presente in ambulatorio.

Può lavorare in autonomia e collaborare con diversi medici (oculisti, pediatri, ortopedici e fisiatri, neurologi, medici del lavoro e dello sport…) e tecnici sanitari (fisioterapisti, osteopati, posturologi, logopedisti…), in ambito sanitario privato e pubblico.

A titolo di esempio, una prima valutazione ortottica comprende:

misurazione acuità visiva per lontano e per vicino (senza prescrizione lenti),
test per studiare la presenza o meno di strabismo,
per la convergenza,
per le motilità oculare estrinseca ed intrinseca,
per la visione binoculare,
per il senso cromatico.

Poi, a seconda dei casi trattati, si integra la visita con altri esami.

Medico di riferimento

FESSIA ARIANNA
Ortottista – Assistente in oftalmologia